Il significato di "ARCHèTICO"

Il nome "ARCHèTICO" nasce dalla fusione di due elementi fondamentali: il mio cognome, Ticozzelli, e la parola greca "archè", che significa "principio" o "fondamento". 

"Archè" rappresenta l'idea di base, la radice da cui tutto ha origine. In architettura, questo concetto è essenziale, poiché ogni progetto nasce da un'idea profonda e solida, un principio che guida l'intero processo creativo e costruttivo.

La parte finale "-tico", deriva dal greco "-tikos" e dal latino "-ticus", che significano "relativo a" o "che riguarda". In combinazione con "archè", il termine "ARCHèTICO" vuole evocare l'idea di un'architettura che si radica nei principi fondamentali della disciplina, ma che al contempo è aperta all'innovazione e alla creatività.

In questo nome si riflette il mio approccio all'architettura: un equilibrio tra tradizione e modernità, tra la solidità dei principi e la libertà di esplorare nuove soluzioni.

È  da queste parole che è partito il mio viaggio per la scoperta di cos'è l'architettura  e cosa significa per me essere un architetto. 

Le parole di Vitruvio mi ispirano a trovare  un equilibrio tra innovazione e tradizione, a progettare spazi solidi, funzionali e al tempo stesso capaci di emozionare, perché un edificio non è solo un rifugio, ma un'esperienza. 

Essere architetti significa essere costantemente curiosi, spaziando tra discipline diverse. Come sottolinea Vitruvio, dall’arte alla filosofia, dalla musica alla medicina, ogni conoscenza arricchisce il nostro approccio al progetto. Personalmente, trovo che questa visione olistica renda ogni creazione più autentica e umana. 

Vitruvio attribuiva grande importanza alla filosofia, vedendola come una bussola etica per l'architetto. Questo mi spinge a considerare ogni progetto non solo come un esercizio estetico o tecnico, ma anche come un atto di responsabilità verso la società e l'ambiente.